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Compà/Cumpà: compare, amico mio
Ammatula: Il termine ammatula può essere facilmente tradotto con “inutilmente” o “invano”.
Peri Peri: Tradurre questo vocabolo risulta veramente difficile perché letteralmente “peri peri” significa “piedi piedi”. La traduzione più corretta è “in giro”. In Sicilia infatti non si va mai in giro ma si va “peri peri”.
Camurria: questo termine è facilmente traducibile in italiano con “seccatura” o “noia”. A voler essere più precisi il termine indica un fastidio ben preciso, cioè quello insistente e reiterato nel tempo da parte di persone noiose che, se non bloccato immediatamente, si può trasformare in uno stato di forte arrabbiatura.
Mizzica: è un’esclamazione che indica meraviglia, stupore e incredulità verso qualcosa ed è facilmente traducibile con per bacco o caspita.
Ntzù: Ntzù rappresenta il classico schiocco della lingua usato dai siciliani per negare qualcosa. In Sicilia infatti nessuno ti dirà no, ti dirà semplicemente ntzù.
Termini per cibi tipici siciliani
Cassata siciliana, cannolo alla ricotta, briosche con granita di caffè, granita di latte di mandorla, granita di gelsi, arancina di riso (Palermo), arancino di riso (Catania), pistacchi di Bronte, cioccolato di Modica, caponata/parmigiana di melanzane, panino con la milza, panelle (frittelle di farina di ceci), pasta con le sarde, frutta martorana (pasta di mandorle lavorata a forma di frutta), pasta con le sarde e sarde beccafico.
- Elenco dei Santuari della Sicilia, in cui i luoghi di interesse religioso testimoniano anche il passaggio delle diverse culture del mediterraneo di cui questa terra è stato crocevia.
- Elenco dei Luoghi di Culto suddivisi per provincia
L’isola più grande del Mediterraneo non è soltanto caratterizzata dalle spiagge turistiche, il borgo di Taormina o i Templi di Agrigento. Anche se questi aspetti appartengono alla realtà siciliana non riassumono né esauriscono le attrattive della regione e della sua tradizione storico-artistica e culturale. Le varie ondate di invasioni e occupazioni determinano ancora oggi le differenze tra città. In questo contesto variegato la Sicilia può essere divisa in due grandi zone: una occidentale che orbita attorno al capoluogo ed ha un’impronta cartaginese e punico araba e una orientale, la Magna Grecia che comprende Messina, Catania e Siracusa. Queste due zone mostrano differenze economiche, sociali e linguistiche (il dialetto cantato dei palermitani contro quello asciutto e secco dei catanesi e siracusani). La società siciliana si trova in bilico tra modernità e tradizione, tra memoria e futuro dove un’economia più agile basata sul turismo e l’agricoltura biologica si scontra con i retaggi storici del latifondo. Allo stesso modo si è sviluppata una coscienza civile e democratica sempre più forte, sentita e diffusa.
Principali mete culturali
Agrigento è la città dei Templi, patrimonio Unesco e sicura destinazione per chi vuole “assaporare” un po’ di arte, storia e cultura. Un fermento culturale e storico che giorno dopo giorno “regala” sorprese per gli amanti dell’archeologia. Recenti le scoperte dell’antico Teatro ellenistico e di reperti che, grazie ai numerosi scavi, hanno portato alla luce stupende testimonianze della magnificenza di una delle città più importanti dell’isola. Agrigento è anche Lampedusa, la più grande isola delle Pelagie e meta per chi invece vuole godere, soprattutto nel periodo estivo, di una vacanza all’insegna del mare tropicale.
Capitale della cultura italiana in carica è Palermo, capoluogo di Regione, ad essere fra le principali città siciliane da visitare. Di grande impatto è la varietà di stili architettonici, dalle cupole arabe agli edifici barocchi, e dalla gustosa cucina locale dalle origini più disparate. Da visitare la Cattedrale di Palermo, del XII secolo che ospita tombe reali, mentre l’imponente Teatro Massimo neoclassico è famoso per gli spettacoli di opera lirica. Sempre in centro si trovano il Palazzo dei Normanni, un palazzo reale risalente al IX secolo, e la Cappella Palatina, con mosaici bizantini. Tappa da non perdere i caratteristici mercati di Ballarò e della Vucciria.
Taormina è una delle località turistiche più visitate in tutta Italia. Arroccata su una collina a circa 250 metri sopra il livello del mare, la città si trova tra Messina e Catania, punto strategico per godersi delle escursioni “fuori porta” lungo la costa orientale della Sicilia. Dalla grande storia, la città di Taormina ha visto la sua fondazione nel lontano IV secolo e la sua bellezza è rappresentata principalmente dalla presenza di importanti monumenti come il Teatro Greco, ancora oggi palcoscenico di numerosi concerti e attività culturali. Tra i luoghi da non perdere nei dintorni di Taormina, un posto d’onore è da dedicare a Giardini Naxos, Isola Bella e Mazzarò.
Siracusa e Ortigia si trovano nel sud-est dell’isola, Ortigia è collegata alla terraferma da un breve passerella con il centro principale di Siracusa. È stata la più importante città greca e, ancora oggi, si può rivivere il suo glorioso passato visitando la sua vasta area archeologica composta da numerosi templi, un teatro, un anfiteatro e una necropoli. Ortigia, chiamata anche la Città Vecchia, luogo romantico per delle passeggiate nei suoi stretti vicoli medievali.
Isole nell’isola, sono le Eolie, di origine vulcanica a rappresentare le sette meraviglie di un’isola bella e ricca. A nord della Sicilia, troviamo infatti Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi, Panarea e Basiluzzo. L’isola più grande e la più turistica è Lipari, mentre i viaggiatori più audaci non perdono l’occasione per arrampicarsi fino ai crateri di Vulcano e Stromboli, i due vulcani ancora attivi dell’arcipelago. Le Isole Eolie sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, così come la citata Valle dei Templi di Agrigento.
Manifestazioni, feste e sagre
Feste religiose, sagre tradizionali, rassegne e festival scandiscono il calendario siciliano durante tutto l’anno. I festeggiamenti per il santo patrono assumono emozionanti aspetti di coinvolgimento e partecipazione popolare. Autentiche e suggestive sono ovunque le celebrazioni della Settimana Santa, che soprattutto a Enna e a Trapani culminano in solenni processioni. Il Carnevale, in particolare ad Acireale, Sciacca, Tèrmini Imerese, consente uno sguardo ‘laico’ sulla festa come momento di coesione sociale, cui tutti partecipano. La stagione giusta per chi è attratto dalla cultura contemporanea, o piuttosto dalla reinterpretazione della classicità attraverso linguaggi sperimentali, è invece l’estate: tra maggio e settembre è tutto un fiorire di rassegne cinematografiche, teatrali e musicali, spesso ospitate in contesti di pregio.
Il calendario completo degli eventi e informazioni è disponibile sui siti www.siciliainfesta.com e www.festedisicilia.it
Attività sportive
Birdwatching. E’ possibile l’osservazione di uccelli migratori e stanziali nelle riserve alle foci dei fiumi Bèlice e Plàtani e di Torre Salsa, tra il Trapanese e l’Agrigentino, e nell’area protetta dei Pantani di Vendìcari nel Siracusano.
Escursioni e trekking. Il trekking è praticato soprattutto nelle aree interne, tra Madonìe (www.parcodellemadonie.it) e Nèbrodi (www.parcodeinebrodi.it), e sull’Etna (www.parcoetna.it), meta anche di spedizioni speleologiche (www.gruppogrottecatania.it). Le passeggiate nella Riserva dello Zingaro(www.riservazingaro.it) si svolgono in ambiente marino e consentono di abbinare la gita ai tuffi in un mare bellissimo. Mete di escursioni sono anche il Parco fluviale dell’Alcàntara (www.parcoalcantara.it), la Riserva di Cava Grande del Cassìbile(www.cavagrandedelcassibile.it; a causa di un vasto incendio, nel 2016 è accessibile un unico sentiero), quella di Pantàlica, Valle dell’Anapo e Torrente Cavagrande, nel Siracusano, il monte Pellegrino e il Bosco della Ficuzza, nel Palermitano. Per i parchi e le aree protette riferimenti utili sono i siti www.siciliaparchi.com (ricco di informazioni), www.wwf.it e www.lipu.it (per le oasi rispettivamente gestite). Proposte di turismo attivo di vario genere nella montagna trapanese (ma anche nell’alto Bèlice corleonese e nei Nèbrodi) sono illustrate nel sito www.montagneinsicilia.it
Sci. Tra gennaio e marzo è possibile sciare con vista mare nelle stazioni sciistiche dell’Etna (a sud intorno al Rifugio Sapienza, a nord a Piano Provenzana; www.caicatania.it, www.etnasci.it) e sulle Madonìe a Piano Battaglia (www.pianobattaglia.it). Sport acquatici. Le coste siciliane offrono ampie possibilità di windsurf, snorkeling, diving e sport acquatici in genere, per i quali è facile trovare corsi ed eventuali spiagge Turismo equestre. Si coniuga spesso, ma non solo, con gli agriturismi e le proposte nei parchi. Per l’elenco dei siti dedicati si possono visitare i siti www.turismoequestre.com e www.agriturist.it
Benessere
Le terme siciliane hanno origini greche e romane, tutte alimentate da acque naturali: l’elenco completo è disponibile sul sito www.termeitaliane.com. Stabilimenti termali tradizionali si trovano a Sciacca (www.termedisciacca.com), presso l’area archeologica di Segesta(Terme Gorga, www.termegorga.com) e nell’entroterra di Castellammare del Golfo non lontano da Àlcamo in località Ponte Bagni (Terme Segestane). Altri stabilimenti che sfruttano acque termali per la salute e il benessere sono attivi ad Acireale(www.terme-acireale.com), Alì Terme e Terme Vigliatore (www.parcoaugusto.com) nel Messinese; a Tèrmini Imerese (www.grandhoteldelleterme.it) e Montevago(Terme Acqua Pia, www.termeacquapia.it) nell’Agrigentino.
Shopping
Ceramica: una produzione tradizionale che conta centri di eccellenza a Caltagirone, Santo Stefano di Camastra, Sciacca e Burgio.
Corallo: a Trapani, la secolare lavorazione del corallo, cui la città legò le sue fortune