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L’improvvisazione e la diminuzione strumentale dal 1500 al jazz, I livello, Conservatorio A. Scontrino di Trapani

Sede: Trapani

Dipartimento: Strumenti a tastiera e a percussione

Lingua di erogazione del corso: Italiano, inglese

Erogazione online:

Link al corso: http://www.constp.it/astronio-claudio

Descrizione del corso:
La musica da sempre si è mossa attraverso canoni non scritti e l’improvvisazione, nelle varie epoche e nei vari stili, ha costituito un bagaglio culturale e tecnico fondamentale per l’espressione musicale. I patterns improvvisativi si tramandavano nell’antichità e si tramandano tuttora a memoria in tradizioni popolari ancora vive e produttive come ad esempio la musica folk irlandese. Così nella musica americana, indiana, araba e di altre culture minori. Il 1500 ha costituito una svolta nell’improvvisazione con l’emanciparsi della musica strumentale rispetto alla vocale: tra la fine del 500 ed i primi del 600 sono stati scritti principalmente in Italia ma in generale in Europa numerosissimi trattati che spiegava come improvvisare e diminuire “Con ogni sorta di strumenti”, a testimonianza dell’avvento di un nuovo stile, di una nuova maniera di suonare che ha caratterizzato due secoli di musica colta: il barocco. Nel 1700 l’improvvisazione si spinse al parossismo: i brani venivano totalmente trasformati dall’esecutore che aveva così modo di dimostrare la propria abilità strumentale. Ciò accadeva per violinisti, altri strumenti ad arco, clavicembalo, flauto, oboe e d a l t r i a n c o r a . I l m a n i e r i s m o s t r u m e n t a l e f e c e dell’improvvisazione lo strumento principe dell’espressività dell’epoca. Il 1800 conobbe un’epoca di forte uso di improvvisazione strutturale e meno legata alla composizione in se: grandi pianisti come Chopin e Liszt, improvvisavano brani interi senza ornare composizioni già scritte. Ma di li a poco il sinonimo, almeno nella musica colta, mise da parte ogni pratica improvvisata a favore della struttura compositiva.
Il jazz ci farà rivivere un secondo barocco e presenta enormi e lampanti analogie con la musica strumentale del 6-700. Questo workshop si baserà sulla storia dell’improvvisazione così descritta, ma messa in pratica agli strumenti: prevede lo studio e la lettura di trattati, l’ascolto di patterns comuni a vari stili e la pratica collettiva.